Roma, 6 febbraio 2018 – Si è svolto al Teatro Argentina di Roma, lo scorso 3 febbraio, il Convegno promosso da AIDAF – Associazione Italiana Danza Attività di Formazione dal titolo Codice Spettacolo dal Vivo, svolta epocale per la Formazione della danza privata in Italia.

AIDAF è riuscita a farsi ascoltare dalle istituzioni fino a raggiungere questo risultato storico, come la sua presidente Amalia Salzano ha sottolineato, che rappresenta il cuore della sua mission: l’introduzione di una normativa che regolamenterà l’insegnamento della danza nel settore privato, per oltre 40 anni abbandonato a sé stesso.

Il nuovo percorso che verrà delineato dovrà formare professionisti ben preparati, e dovrà essere frutto di un tavolo inclusivo, che AIDAF intende promuovere al fine di ottenere un risultato rispondente alle esigenze di tutto il settore privato, stabilendo una direzione seria e inequivocabile.

Il punto fondamentale è offrire una strada certa, univoca e chiara, ai giovani che vogliano intraprendere il percorso per diventare insegnanti di danza nel settore privato e, allo stesso tempo, trovare soluzioni puntuali e razionali per tutto il pregresso.

La figura dell’insegnante di danza nel settore privato potrà così acquisire una veste e una dignità professionali che finora le erano state negate, a tutela sia degli insegnanti stessi che degli allievi che sono, attualmente, circa due milioni.

Il Convegno ha creato un primo momento di riflessione importante attraverso gli interventi dei vari relatori. Roberto Giacobbo, Vice Direttore di RAI 2 lo ha moderato cogliendone sapientemente lo spirito e le finalità.

Pier Paolo Pascali, funzionario dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha fissato la portata e i limiti della legislazione delegata, nell’ambito della quale innestare un’azione di lobbying di cui ha illustrato le caratteristiche essenziali.

Laura Comi, Direttore della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, ha sottolineato l’importanza di una sinergia e di un confronto con le scuole private, ed ha offerto il suo pieno supporto e collaborazione.

Liliana Cosi, Etoile Internazionale e Vice Presidente di AIDAF, ha raccontato la sua esperienza, sottolineando l’esigenza per un buon danzatore di una preparazione corretta e rigorosa, ed evidenziando che l’insegnante di danza è principalmente un “educatore della persona”.

Enrica Palmieri, Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza, ha riconosciuto la necessità che l’istituzione pubblica sia presente su tutto il territorio, e ha offerto la massima e più ampia collaborazione alla stesura di un percorso formativo idoneo, valido e riconosciuto su tutto il territorio nazionale per l’insegnamento della danza nel settore privato.

Antonio Musio, Professore di Diritto Privato all’Università degli Studi di Salerno, ha delineato le interazioni tra le competenze dello Stato e delle Regioni, mettendo in evidenza la differenza basilare tra le qualifiche e i titoli, nonché la legittimità dello Stato a esercitare le proprie competenze in materia di formazione.

AIDAF, con questo convegno, ha lanciato un appello, accolto sia dall’Accademia Nazionale di Danza che dalla Scuola del Teatro dell’Opera, con il consenso della platea numerosa presente in sala, con rappresentanti di scuole provenienti da varie regioni: “Apriamo finalmente uno scenario possibile per il riordino definitivo del sistema della formazione coreutica privata italiana, riconoscendo da un lato l’esistenza della figura dell’insegnante di danza e, dall’altro, la regolamentazione delle scuole di danza”- ha dichiarato la Salzano- “Chiediamo il sostegno e la collaborazione di tutti per far sì che questa occasione non vada sprecata e, anzi, che sia utilizzata nel miglior modo possibile. AIDAF, quale associazione di categoria in AGIS, ha dimostrato di avere le capacità e le possibilità di incidere sulla legge. Auspichiamo, quindi, che il settore, da sempre frammentato e disgregato, si compatti e si unisca a noi in questa azione.”

In questa ottica stiamo già organizzando incontri itineranti in tutte le regioni d’Italia, a partire da Danza in Fiera, a Firenze, il 22 febbraio”.